Giro in fabbrica e museo alla Ducati
Inviato: sab mag 28, 2011 12:40 am
Oggi sono stato in un tour guidato indetto dal tinga alla fabbrica e museo della Ducati a borgo panigale.
Purtroppo la guida era una emerita ignorante in materia: sapevo già che sono ragazzi di solito studenti presi così ad ç@zzum ed istruiti con un depliant da ripetere a memoria, però giustificare la distribuzione desmodromica con una maggiore potenza scaricata a terra e maggiore scatto mette in imbarazzo...
Dal momento che si spende 8 € per entrare, potevano farne spendere 15 e metterci gente più preparata.
C'ero già stato una decina di anni fa, quindi sapevo cosa mi aspettava: linea produttiva con la persona che segue l'assemblaggio di motore e moto dall'inizio alla fine con tecnica ereditata dalla toyota.
Cosa è cambiato: prima c'era una sola linea produttiva, ed ogni settimana veniva cambiata a seconda delle esigenze.
Oggi ce ne sono 4, anche queste che cambiano a seconda degli ordinativi (hanno detto che costruiscono moto già vendute, credo riferendosi anche agli acquisti dei concessionari, non mi sembra che per una ducati non esista la pronta consegna).
Oggi erano: diavel e multistrada per il 4 valvole raffreddato ad acqua, e monster evo e 796 per il bivalvole raffreddato ad aria.
Circa 250 moto realizzate al giorno, con processo produttivo di 5 giorni settimanali.
Se 10 anni fa sembrava una ditta quasi a carattere familiare come gli alberghi sulla costa romagnola, adesso i volumi sono ben altri, come le persone che ci lavorano.
Non sono un ducatista, anzi, e prima un po' di tenerezza e perchè no orgoglio questa piccola ditta capace di reggere il confronto con i colossi giapponesi me lo ha fatto.
Adesso non dico che lotta ad armi pari, ma che di strada ne ha fatta tanta.
E tanta l'ha ancora da fare.
Massimo rispetto per questa ditta, con la quale condivido tantissime scelte operate.
Purtroppo la guida era una emerita ignorante in materia: sapevo già che sono ragazzi di solito studenti presi così ad ç@zzum ed istruiti con un depliant da ripetere a memoria, però giustificare la distribuzione desmodromica con una maggiore potenza scaricata a terra e maggiore scatto mette in imbarazzo...
Dal momento che si spende 8 € per entrare, potevano farne spendere 15 e metterci gente più preparata.
C'ero già stato una decina di anni fa, quindi sapevo cosa mi aspettava: linea produttiva con la persona che segue l'assemblaggio di motore e moto dall'inizio alla fine con tecnica ereditata dalla toyota.
Cosa è cambiato: prima c'era una sola linea produttiva, ed ogni settimana veniva cambiata a seconda delle esigenze.
Oggi ce ne sono 4, anche queste che cambiano a seconda degli ordinativi (hanno detto che costruiscono moto già vendute, credo riferendosi anche agli acquisti dei concessionari, non mi sembra che per una ducati non esista la pronta consegna).
Oggi erano: diavel e multistrada per il 4 valvole raffreddato ad acqua, e monster evo e 796 per il bivalvole raffreddato ad aria.
Circa 250 moto realizzate al giorno, con processo produttivo di 5 giorni settimanali.
Se 10 anni fa sembrava una ditta quasi a carattere familiare come gli alberghi sulla costa romagnola, adesso i volumi sono ben altri, come le persone che ci lavorano.
Non sono un ducatista, anzi, e prima un po' di tenerezza e perchè no orgoglio questa piccola ditta capace di reggere il confronto con i colossi giapponesi me lo ha fatto.
Adesso non dico che lotta ad armi pari, ma che di strada ne ha fatta tanta.
E tanta l'ha ancora da fare.
Massimo rispetto per questa ditta, con la quale condivido tantissime scelte operate.