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Mi è venuto un prurito alle mani e mi piacerebbe fare cose un po' strane.
Sulla baia ho trovato dei pezzi di moto che, se assemblati, ricomporrebbero il mezzo ad un costo ridicolo. Il problema è che questi pezzi stanno all'estero.
Es: una F3, se comprata a pezzi, mi costerebbe qualcosa come 5-6000 euro, tasse comprese.

Domanda: posso importare tutti i pezzi, assemblare la moto, e portarla in pista senza rotture di scroti da parte delle fdo?

Hellraiser ha scritto:Mi è venuto un prurito alle mani e mi piacerebbe fare cose un po' strane.
Sulla baia ho trovato dei pezzi di moto che, se assemblati, ricomporrebbero il mezzo ad un costo ridicolo. Il problema è che questi pezzi stanno all'estero.
Es: una F3, se comprata a pezzi, mi costerebbe qualcosa come 5-6000 euro, tasse comprese.

Domanda: posso importare tutti i pezzi, assemblare la moto, e portarla in pista senza rotture di scroti da parte delle fdo?

beh dipende dal pezzo, sai bene che il telaio e' la parte piu' delicata, ma se il motore non ha un codice identificativo unico riportato sul libretto (c'era una discussione tempo fa a riguardo) non vedo che problemi dovresti avere..io ho importato cerchi e sospensioni, carene e varie dagli usa, gb e altri senza problemi, pagando solo le tasse sul valore dichiarato... ma non stavamo parlando di telaio o basamento motore!(che sai che e' la parte con la matricola stapigliata)

Si ok, ma se il telaio ha i documenti, ma non è omologato per uso stradale, posso, in teoria, comunque usarlo in pista senza rogne, giusto? Se mi fermano x strada o fanno una retata tipo quella che c'è stata ad adria qualche tempo fa non vado nella melma, giusto?

Oppure se mi faccio spedire una moto intera dalla romania.

Si ma se ho i documenti che nel paese di origine è stata radiata, ma non voglio immatricolarla, posso farlo?

Ok, grazie

Hellraiser ha scritto:Es: una F3, se comprata a pezzi, mi costerebbe qualcosa come 5-6000 euro, tasse comprese.

Intendi un MV f3?

Si ma era solo un esempio.

neeko72 ha scritto:certo che puoi... tu puoi benissimo andare da un concessionario e comprare una moto senza farla immatricolare..

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Manco per il razzo ... un conto è comprare una moto nuova con fattura e non immatricolarla, cosa fattibile, un'altro è comprarla già immatricolata e radiata per export, che sia italiana o estera non fa differenza. Ho scritto a più riprese sull'argomento e la risposta è sempre una, se detieni un bene mobile registrato senza titolo sei a rischio razzi nel deretano.. E l'unico titolo valido è l'immatricolazione.

gidea75 ha scritto:

neeko72 ha scritto:certo che puoi... tu puoi benissimo andare da un concessionario e comprare una moto senza farla immatricolare..

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Manco per il razzo ... un conto è comprare una moto nuova con fattura e non immatricolarla, cosa fattibile, un'altro è comprarla già immatricolata e radiata per export, che sia italiana o estera non fa differenza. Ho scritto a più riprese sull'argomento e la risposta è sempre una, se detieni un bene mobile registrato senza titolo sei a rischio razzi nel deretano.. E l'unico titolo valido è l'immatricolazione.

Beh, anche questo è discutibile, comunque. Se io faccio radiare x esportazione una moto, non ho un tempo definito per venderla. Altrimenti tutte le concessionarie che hanno moto solo export, dovrebbero venderle entro un tot, se no glie le sequestrano. Nel frattempo, la posso scarrozzare con carrello/furgone, usare in luoghi privati ma non vendere. Se la vendo, allora la moto ha 180gg dal giorno della stipula del contratto di vendita o della fattura per lasciare il paese. Quindi se compro una moto radiata IN ITALIA, sono razzi miei. Ma se la radio io e ne detengo il possesso, invece, no.

Questa casistica è regolata dall'art 103 del cds, il quale obbliga chiunque ABBIA GIA' ESPORTATO IL MEZZO a dichiararlo entro 180gg dalla stipula del contratto. Ma nulla mi vieta di decidere di voler venderla all'estero e, quindi, effettuare prima la radiazione. In questo caso la moto non può circolare ma può essere trasportata su un mezzo adatto allo scopo. Se io la vendo ad un terzo, questi è tenuto ad esportarla nel tempo sopra indicato a partire dalla data della scrittura privata o della fattura. Quindi se beccassero il compratore con una moto radiata per esportazione la cui fattura di acquisto risale a più di 180gg, viene sequestrata.
Se invece beccano il proprietario il cui nome figura sul CDP e libretto, con una moto radiata sopra un carrello, non possono fargli nulla, perché NON C'E' LIMITE DI TEMPO PER LA VENDITA.

Ve lo dico perché ne ho parlato con il mio avvocato, il quale, motociclista e pistaiolo a sua volta, s'è incuriosito e ha fatto una ricerca per i fatti suoi.

Se, invece, compro una moto che nel paese d'origine è stata radiata per esportazione e la IMPORTO, pagando tutte le tasse del caso, allora posso detenerla, con la relativa documentazione d'importazione da fornire in caso di richiesta da parte delle fdo, ma non circolare in strade pubbliche, venderla oppure farla immatricolare e farci quello che mi pare. Questo perché la radiazione per esportazione non è stata fatta in Italia ma nel paese d'origine, e l'italia, di conseguenza, è un paese potenzialmente destinato all'esportazione del mezzo dal paese d'origine.

Di questo ancora non ho parlato con lui, ma, appurato quanto sopra, mi sembra abbastanza logico.

quindi posso andare a tirare come un matto i prezzi delle pronto pista radiate per esportazione

esatto, ecco perché sto acquistando il telaio del 1000: dato che ci sto mettendo su un po' di soldi, mi girerebbero gli ammennicoli se mi dovessero fermare e portare via il mezzo...

All'acquisto la moto non deve essere immatricolata, và fatto solo se uno ci vuole girare su strada, mi dici come faresti a immatricolare una ktm rc8 track che viene venduta senza fari frecce, clacson ecc?

Robindohh ha scritto:All'acquisto la moto non deve essere immatricolata, và fatto solo se uno ci vuole girare su strada, mi dici come faresti a immatricolare una ktm rc8 track che viene venduta senza fari frecce, clacson ecc?

E chi ha detto il contrario?

neeko72 ha scritto:n'hai capito un cavolo frank... se compri una moto radiata deve lasciare il territorio italiano entro 180 giorni dalla vendita a te..

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era una battuta, ed intendevo che chi dovesse comunque comprare (in italia) un mezzo radiato per esportazione (effettuata in italia), accettando il rischio a cui va incontro, potrebbe usare la questione come leva contrattuale

Sono moto rubate e poi rivendute a pezzi?

olivier ha scritto:Sono moto rubate e poi rivendute a pezzi?

secondo me è la motivazione piu probabile...


Inviato a causa della mancanza del da farsi...

A proposito,qualcuno sa quanto costa radiare una moto x esportazione?


Inviato a causa della mancanza del da farsi...

al di là delle questioni burocratiche il minimo che rischi è un processo per ricettazione, poi vedi tu

Sono sicuramente pezzi rubati l f3 è uscita da poco. Poi quelle da romania saranno le nostre :-)

Hellraiser ha scritto: Beh, anche questo è discutibile, comunque. Se io faccio radiare x esportazione una moto, non ho un tempo definito per venderla.

Certo … ma più tempo la detieni, più è configurabile il reato di falso ed evasione di bollo. Fa fede la data in cui è stata dichiarata la radiazione.

Altrimenti tutte le concessionarie che hanno moto solo export, dovrebbero venderle entro un tot, se no glie le sequestrano.

Le concessionarie sono operatori professionali e soggiacciono a norme diverse e comunque, anche loro passibili di controlli. Puntualizzando, hanno interesse a fare radiazione export solo per ragioni commerciali, dato che il loro parco usato è esente dal bollo se ritirato con il mini-passaggio.

Nel frattempo, la posso scarrozzare con carrello/furgone, usare in luoghi privati ma non vendere.

Direi di no … una volta dichiarata la radiazione per export il veicolo deve essere esportato … prova a spiegare che stai esportando nel paddock del Mugello …

Se la vendo, allora la moto ha 180gg dal giorno della stipula del contratto di vendita o della fattura per lasciare il paese. Quindi se compro una moto radiata IN ITALIA, sono razzi miei. Ma se la radio io e ne detengo il possesso, invece, no.

Sbagliato, perché la moto è un "bene mobile registrato", art. 815 del codice civile e in Italia non si applica il "possesso vale titolo". Fanno fede le trascrizioni al PRA/MCTC.

Questa casistica è regolata dall'art 103 del cds, il quale obbliga chiunque ABBIA GIA' ESPORTATO IL MEZZO a dichiararlo entro 180gg dalla stipula del contratto.

Questo è l'articolo 103 del codice della strada …
1. La parte interessata, intestataria di un autoveicolo, motoveicolo o rimorchio, o l'avente titolo devono comunicare al competente ufficio del P.R.A., entro sessanta giorni la distruzione, la demolizione o la definitiva esportazione all'estero del veicolo stesso, restituendo il certificato di proprietà e la carta di circolazione. L'ufficio del P.R.A. ne dà immediata comunicazione all'ufficio della Direzione generale della M.C.T.C., provvedendo altresì alla restituzione al medesimo ufficio della carta di circolazione e delle targhe. Con il regolamento di esecuzione sono stabilite le modalità per lo scambio delle informazioni tra il P.R.A. e Direzione generale della M.C.T.C.

2. Le targhe ed i documenti di circolazione vengono, altresì, ritirati d'ufficio tramite gli organi di polizia, che ne curano la consegna agli uffici del P.R.A., nel caso che trascorsi centottanta giorni dalla rimozione del veicolo dalla circolazione, ai sensi dell'art. 159, non sia stata denunciata la sua sottrazione ovvero il veicolo stesso non sia stato reclamato dall'intestatario dei documenti anzidetti o dall'avente titolo o venga demolito o alienato ai sensi dello stesso articolo. L'ufficio competente del P.R.A. è tenuto agli adempimenti previsti dal comma 1.

3. (Abrogato)

4. (Abrogato)

5. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674

E come vedi non c'entra niente con quel che dici. Il comma 2 si applica per i veicoli in stato di abbandono, non per gli esportati.

Di conseguenza, se affermi questo …

Ma nulla mi vieta di decidere di voler venderla all'estero e, quindi, effettuare prima la radiazione. In questo caso la moto non può circolare ma può essere trasportata su un mezzo adatto allo scopo. Se io la vendo ad un terzo, questi è tenuto ad esportarla nel tempo sopra indicato a partire dalla data della scrittura privata o della fattura. Quindi se beccassero il compratore con una moto radiata per esportazione la cui fattura di acquisto risale a più di 180gg, viene sequestrata.
Se invece beccano il proprietario il cui nome figura sul CDP e libretto, con una moto radiata sopra un carrello, non possono fargli nulla, perché NON C'E' LIMITE DI TEMPO PER LA VENDITA.

… è una tua opinione che non trova riscontro nelle fonti normative.

Ve lo dico perché ne ho parlato con il mio avvocato, il quale, motociclista e pistaiolo a sua volta, s'è incuriosito e ha fatto una ricerca per i fatti suoi.

Converrai con me che "ne ho parlato con … " non è una fonte normativa …

Se, invece, compro una moto che nel paese d'origine è stata radiata per esportazione e la IMPORTO, pagando tutte le tasse del caso, allora posso detenerla, con la relativa documentazione d'importazione da fornire in caso di richiesta da parte delle fdo, ma non circolare in strade pubbliche, venderla oppure farla immatricolare e farci quello che mi pare. Questo perché la radiazione per esportazione non è stata fatta in Italia ma nel paese d'origine, e l'italia, di conseguenza, è un paese potenzialmente destinato all'esportazione del mezzo dal paese d'origine.

Infatti … allo stesso modo di cui prima, se importi sei tenuto ad immatricolare.


Chiarito il concetto?