cosa diversa è gente che ha una laurea specialistica in alcuni settori, credo che questi non hanno problemi nel trovare un lavoro, almeno nella mia azienda molti laureati sono stati assunti a tempo indeterminato come tecnici di laboratorio

neeko lo sai che te lo dico perche' ti ho preso in simpatia e ti voglio bene: prendi in mano la tua vita, la tua' meta' e un bel po' di coraggio e spostati dove la materia del tuo lavoro e' visto come un lusso che quasi tutti si possono permettere, con la conseguenza che la richiesta e' alta e la paga molto buona.............neeko72 ha scritto:mettetevi in fila con gli sfoghi...
nel mio settore c'e SOLO precariato... e ci sono posti che arrivano ad offrirti 5,5€ l'ora.... a prescindere da che tu sia laureato o meno.. anzi se non lo sei meglio, così non hanno proprio alcuna remora a darteli..
e nel mio lavoro si ha a che fare con la salute delle persone, non con sciocchezze...
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Si puo sempre iniziare e poi in uk pagano settimanalmente quindi puoi sempre fare una breve prova, male che vada ritorni a casa...neeko72 ha scritto:purtroppo Davide io sono la persona meno cosmopolita della terra......
mi vergogno a dirlo, ma io dall'Italia sono uscito una volta sola...a 20 anni...
saggio joker...joker ha scritto:Si puo sempre iniziare e poi in uk pagano settimanalmente quindi puoi sempre fare una breve prova, male che vada ritorni a casa...neeko72 ha scritto:purtroppo Davide io sono la persona meno cosmopolita della terra......
mi vergogno a dirlo, ma io dall'Italia sono uscito una volta sola...a 20 anni...
Era questa la risposta che aspettavo...grazie...io non ho potuto scriverlo come hai fatto tu,perché "ero a lavorare"mark ha scritto:laureati che vi lamentate del vostro stipendio scarso e sognate stipendi da operaio qualificato ....
perfetto...
fatevi assumere come un operaio, lavorate a 60 gradi con umidità al 100% per 8 ore in mezzo a polvere, rumore e prodotti chimici per poi passare a lavorare in pieno inverno a - 10 sotto la neve e pioggia, reperibilità notturna con nottate in cui si dorme 1 o 2 ore, macchinari con magari 30 di vita senza alcun tipo di sicurezza pronti a farvi a brandelli, lavorare 24 o 28 ore consecutive per ripristinare la produzione e vi accorgerete che lo stipendio alla fine è sempre quello che vi offrono per lavorare in ufficio al fresco in estate e al caldo in inverno e sabato e domenica a dormire in relax....
e quando avrete il condizionatore che invece di tenervi al fresco a 25 gradi sarà a 26, chiamerete un operaio che salirà sul tetto del vostro edificio, sotto il sole estivo a 40 gradi magari su di un tetto in eternit a sistemarvi la vostra aria fresca!
capisco la fatica e i soldi investiti ma nulla è dovuto a nessuno sopratutto oggi...!
Certo che però, senza i colletti bianchi e i manager che procurano il lavoro la manovalanza sarebbe a casa a grattarsi le balle, questo lo si considera sempre poco nel paragone tra le due macro categorie....trinikos85 ha scritto:Era questa la risposta che aspettavo...grazie...io non ho potuto scriverlo come hai fatto tu,perché "ero a lavorare"mark ha scritto:laureati che vi lamentate del vostro stipendio scarso e sognate stipendi da operaio qualificato ....
perfetto...
fatevi assumere come un operaio, lavorate a 60 gradi con umidità al 100% per 8 ore in mezzo a polvere, rumore e prodotti chimici per poi passare a lavorare in pieno inverno a - 10 sotto la neve e pioggia, reperibilità notturna con nottate in cui si dorme 1 o 2 ore, macchinari con magari 30 di vita senza alcun tipo di sicurezza pronti a farvi a brandelli, lavorare 24 o 28 ore consecutive per ripristinare la produzione e vi accorgerete che lo stipendio alla fine è sempre quello che vi offrono per lavorare in ufficio al fresco in estate e al caldo in inverno e sabato e domenica a dormire in relax....
e quando avrete il condizionatore che invece di tenervi al fresco a 25 gradi sarà a 26, chiamerete un operaio che salirà sul tetto del vostro edificio, sotto il sole estivo a 40 gradi magari su di un tetto in eternit a sistemarvi la vostra aria fresca!
capisco la fatica e i soldi investiti ma nulla è dovuto a nessuno sopratutto oggi...!
Inviato a causa della mancanza del da farsi...
Senza i colletti bianchi? Forse si starebbe meglio.Lizard ha scritto:Certo che però, senza i colletti bianchi e i manager che procurano il lavoro la manovalanza sarebbe a casa a grattarsi le balle, questo lo si considera sempre poco nel paragone tra le due macro categorie....
Esempio concreto: io mi occupo di fiere, senza noi che stiamo a "cazzeggiare" in ufficio vendendo spazi e inventandoci eventi voglio vedere da dove nasce il lavoro per montatori, elettricisti, catering, e fornitori etc, etc, etc, etc...
ci sono settori in cui gli operai non esistono......esistiamo solo "noi" colletti bianchi........Nytro ha scritto:Senza i colletti bianchi? Forse si starebbe meglio.Lizard ha scritto:Certo che però, senza i colletti bianchi e i manager che procurano il lavoro la manovalanza sarebbe a casa a grattarsi le balle, questo lo si considera sempre poco nel paragone tra le due macro categorie....
Esempio concreto: io mi occupo di fiere, senza noi che stiamo a "cazzeggiare" in ufficio vendendo spazi e inventandoci eventi voglio vedere da dove nasce il lavoro per montatori, elettricisti, catering, e fornitori etc, etc, etc, etc...
Esempio concreto: io qualche anno fa ero nella comunicazione e facevo quello che hai descritto tu. Ora in quell'azienda, quell'ufficio non esiste più e fanno più o meno le cose che facevo io.
Chi? Chiunque. Le fiere si organizzano ugualmente, gli stand si montano ugualmente, e tutto il resto a ruota.
Cosa è cambiato? La percezione di professionalità. Tutto quello che veniva fatto prima viene fatto anche ora... l'unica differenza è che viene fatto tutto in modo approssimativo, meno "artistico".
Alla fine sono lavori di staff, non indispensabili. Se la torta da spartire è tanta allora ben vengano questi lavori "raffinati". Ma in caso di crisi, sono quasi inutili (se non dannosi).
Aspetta, forse mi sono espresso male, io non mi occupo di seguire le fiere per la mia azienda, io faccio fiere per le aziende...la prospettiva è ben diversa: senza quelli come me, la fiera non la fai, semplicemente perchè ne siamo gli organizzatoriNytro ha scritto:Senza i colletti bianchi? Forse si starebbe meglio.Lizard ha scritto:Certo che però, senza i colletti bianchi e i manager che procurano il lavoro la manovalanza sarebbe a casa a grattarsi le balle, questo lo si considera sempre poco nel paragone tra le due macro categorie....
Esempio concreto: io mi occupo di fiere, senza noi che stiamo a "cazzeggiare" in ufficio vendendo spazi e inventandoci eventi voglio vedere da dove nasce il lavoro per montatori, elettricisti, catering, e fornitori etc, etc, etc, etc...
Esempio concreto: io qualche anno fa ero nella comunicazione e facevo quello che hai descritto tu. Ora in quell'azienda, quell'ufficio non esiste più e fanno più o meno le cose che facevo io.
Chi? Chiunque. Le fiere si organizzano ugualmente, gli stand si montano ugualmente, e tutto il resto a ruota.
Cosa è cambiato? La percezione di professionalità. Tutto quello che veniva fatto prima viene fatto anche ora... l'unica differenza è che viene fatto tutto in modo approssimativo, meno "artistico".
Alla fine sono lavori di staff, non indispensabili. Se la torta da spartire è tanta allora ben vengano questi lavori "raffinati". Ma in caso di crisi, sono quasi inutili (se non dannosi).
E' strapieno di settori dove non esistono gli operai... non è mica un problema. Anzi.The flame ha scritto:ci sono settori in cui gli operai non esistono......esistiamo solo "noi" colletti bianchi........
Ok, solo che manca un passaggio, in Italia i laureati sono in percentuale meno del 20% della popolazione, ultimi in Europa (dove tra l'altro guadagnano di più dei non laureati, da noi no), non è che sia poi così tanta sta gente che pretende la scrivania e l'aria condizionata, mi sembra che la proporzione tra decision makers e meri operativi sia quasi equa,no?Nytro ha scritto:E' strapieno di settori dove non esistono gli operai... non è mica un problema. Anzi.The flame ha scritto:ci sono settori in cui gli operai non esistono......esistiamo solo "noi" colletti bianchi........
Il problema è che è stato fatto passare il concetto che se ti laurei avrai un posto fisso, seduto a una poltrona dietro a una scrivania con aria condizionata e macchinetta del caffè a portata di mano.
Possono esserci in italia il 100% dei lavoratori in queste condizioni? No, ecco... questo è il problema. DEVONO esserci settori dove non esistono gli operai e DEVONO esserci settori dove esistono gli operai. La situazione evolvendosi dovrebbe raggiungere un naturale equilibrio. Il guaio è che oggi c'è uno squilibrio tra domanda, offerta teorica e offerta reale.
Che detto in altre parole è: la gente non vuole fare un dolce prepuzio umano e vuole i soldi.
Qua andiamo OT. Ribadisco, è un lavoro di staff. Non producete nulla. Offrite un servizio. Ad alto livello ma sempre staff resta. E' un lavoro che serve a supportare altri lavori. Se per ipotesi domani mattina la tua azienda scomparisse dal pianeta terra, i vostri clienti continuerebbero a lavorare senza problemi. Siete un'aggiunta al lavoro di promozione che le aziende già esercitano tramite le varie forme di pubblicità. Ma si tratta di un di più...Lizard ha scritto:Aspetta, forse mi sono espresso male, io non mi occupo di seguire le fiere per la mia azienda, io faccio fiere per le aziende...la prospettiva è ben diversa: senza quelli come me, la fiera non la fai, semplicemente perchè ne siamo gli organizzatori![]()
In un mercato altamente competitivo come quello odierno, dove si gioca tutto sul prezzo e la concorrenza è dieci volte quella di qualche anno fa, riuscire ad offrire un prodotto/servizio di qualità migliore degli altri fa ancora più la differenza, e ti permette di restare a galla, l'approssimazione no. Il Commerciale di un'azienda e il marketing che lo supporta personalmente li ritengo molto più importanti di chi poi effettuerà il servizio, senza di lui non avresti il cliente, parte tutto da lì. Altro che lavori di staff..
noi abbiamo una divisione territoriale pazzesca in quanto ad istruzione, e alivello di statistiche si sente, se prendi come campione il sud italia la % di laureati immegino sia bassissima, al nord l'opposto, (in teoria) consideriamo poi il tipo di laurea etc: in molti paesi non ci sono le lauree regalo come da noi!Lizard ha scritto:Ok, solo che manca un passaggio, in Italia i laureati sono in percentuale meno del 20% della popolazione, ultimi in Europa (dove tra l'altro guadagnano di più dei non laureati, da noi no), non è che sia poi così tanta sta gente che pretende la scrivania e l'aria condizionata, mi sembra che la proporzione tra decision makers e meri operativi sia quasi equa,no?Nytro ha scritto:E' strapieno di settori dove non esistono gli operai... non è mica un problema. Anzi.The flame ha scritto:ci sono settori in cui gli operai non esistono......esistiamo solo "noi" colletti bianchi........
Il problema è che è stato fatto passare il concetto che se ti laurei avrai un posto fisso, seduto a una poltrona dietro a una scrivania con aria condizionata e macchinetta del caffè a portata di mano.
Possono esserci in italia il 100% dei lavoratori in queste condizioni? No, ecco... questo è il problema. DEVONO esserci settori dove non esistono gli operai e DEVONO esserci settori dove esistono gli operai. La situazione evolvendosi dovrebbe raggiungere un naturale equilibrio. Il guaio è che oggi c'è uno squilibrio tra domanda, offerta teorica e offerta reale.
Che detto in altre parole è: la gente non vuole fare un dolce prepuzio umano e vuole i soldi.
Dati Istat...Lizard ha scritto:Ok, solo che manca un passaggio, in Italia i laureati sono in percentuale meno del 20% della popolazione, ultimi in Europa (dove tra l'altro guadagnano di più dei non laureati, da noi no), non è che sia poi così tanta sta gente che pretende la scrivania e l'aria condizionata, mi sembra che la proporzione tra decision makers e meri operativi sia quasi equa,no?
appunto, troppi laureat!Nytro ha scritto:Dati Istat...Lizard ha scritto:Ok, solo che manca un passaggio, in Italia i laureati sono in percentuale meno del 20% della popolazione, ultimi in Europa (dove tra l'altro guadagnano di più dei non laureati, da noi no), non è che sia poi così tanta sta gente che pretende la scrivania e l'aria condizionata, mi sembra che la proporzione tra decision makers e meri operativi sia quasi equa,no?
- 60 milioni di abitanti
- 23 milioni di occupati di cui 12 milioni di laureati
- 6 ml disoccupati
- 31 milioni non lavoratori (bambini, studenti, pensionati, casalinghe, ecc...)
Tot. 60 milioni di abitanti.
Su 23 milioni di occupati ci sono 12 milioni di laureati... (che sono il 20% che dicevi tu prima).
Praticamente 11 milioni di non laureati e 12 milioni di laureati. Tu come lo vedi questo rapporto?
Cioè secondo te per ogni decision makers ci deve essere meno di un lavoratore? Ma scherziamo?
Ah ovviamente il rapporto è destinato ad aumentare in favore dei laureati in quanto le persone anziane non laureate pian piano andranno in pensione o moriranno e ci saranno sempre più laureati nelle file dei lavoratori.
Ecco, questo è il motivo per cui tra un po' diventerà normale vedere laureati fare lavori dove la laurea è totalmente inutile. Anni e soldi buttati al vento.
e si torna al mio ragionamento....tequi ha scritto:La verità è che l'università non può essere per tutti. Ci dovrebbe essere il numero chiuso in qualsiasi facoltà.
Se sei meritevole (uscito con voti alti dalle superiori) allora hai crediti e borse di studio, se non lo sei vai ad imparare un mestiere.
Siamo pieni di laureati che non hanno la minima idea di cosa voglia dire lavare. Conosco tantissime persone che hanno iniziato facoltà "difficili" e poi arrivati al punto di capire che non era per loro non hanno smesso ma hanno semplicemente ripiegato in quelle facoltà universalmente riconosciute come "sforna lauree".
Lasciamo perdere poi tutte quelle università private che sono nate negli ultimi anni..
In realtà i dati OCSE danno una panoramica differente:Nytro ha scritto:Dati Istat...Lizard ha scritto:Ok, solo che manca un passaggio, in Italia i laureati sono in percentuale meno del 20% della popolazione, ultimi in Europa (dove tra l'altro guadagnano di più dei non laureati, da noi no), non è che sia poi così tanta sta gente che pretende la scrivania e l'aria condizionata, mi sembra che la proporzione tra decision makers e meri operativi sia quasi equa,no?
- 60 milioni di abitanti
- 23 milioni di occupati di cui 12 milioni di laureati
- 6 ml disoccupati
- 31 milioni non lavoratori (bambini, studenti, pensionati, casalinghe, ecc...)
Tot. 60 milioni di abitanti.
Su 23 milioni di occupati ci sono 12 milioni di laureati... (che sono il 20% che dicevi tu prima).
Praticamente 11 milioni di non laureati e 12 milioni di laureati. Tu come lo vedi questo rapporto?
Cioè secondo te per ogni decision makers ci deve essere meno di un lavoratore? Ma scherziamo?
Ah ovviamente il rapporto è destinato ad aumentare in favore dei laureati in quanto le persone anziane non laureate pian piano andranno in pensione o moriranno e ci saranno sempre più laureati nelle file dei lavoratori.
Ecco, questo è il motivo per cui tra un po' diventerà normale vedere laureati fare lavori dove la laurea è totalmente inutile. Anni e soldi buttati al vento.