www.sv-italia.it

Mi auguro proprio di no, sopratutto per i nostri figli...

Le nazioni nascono e muoiono...

finchè ci sarà chi le auspica questa fine, siamo in pericolo che finisca così.

Ma.. non credo. La discussione sulle crisi "culturale" italiana è stata procrastinata per ventanni ed ora, la crisi economica costringe gli italiani a fare il conto doppio. Dalla prima repubblica alla seconda non è cambiato nulla. E se la terza (che secondo me inizierà nel 2012-2013) non darà la grande svolta, allora diventeremo una nazione mediterranea più che quasi mitteleuropea.
L'italia non ha avuto nessuna evoluzione negli ultimi 30 anni. Proviamo a pensare ai salti che ha fatto la germania dall'89, o la spagna che è in crisi sì, ma è uscita nel 78 da una dittatura. Tra poco saremo raggiunti -per standard di vita- dalle nazioni della ex jugoslavia. E noi in tutti questi anni siamo rimasti immobili. I problemi sono gli stessi - o cambiano di poco - così come il modo di affrontarli. La gente (di qualunque ceto) è rimasta abbagliata da non si sa cosa e fatica a rimettere a fuoco. Continuiamo tutti a pensare che le cose andranno meglio, ci giochiamo l'enalotto, ci lamentiamo del potere d'acquisto sempre minore ma poi la domenica tutti a parlare di quanto schifo faccia l'inter e di quanto forte sia il milan. A livello di imprese la cultura non è ancora cambiata: il sistema rimane quello: vuoi lavorare? pochi maledetti e subito. In altri stati si è capito che fornire servizi a chi lavora migliora le sue performance. Qui nidi aziendali (giusto per fare un esempio) non ne esistono. Sostenibilità? Non ne parliamo.
Qui o si cambia o andiamo al macero.

Waylander ha scritto:Le nazioni nascono e muoiono...

Brrrrr.....
....c'ho un brivido lungo la spina dorsale.

Jacob ha scritto:Ma.. non credo. La discussione sulle crisi "culturale" italiana è stata procrastinata per ventanni ed ora, la crisi economica costringe gli italiani a fare il conto doppio. Dalla prima repubblica alla seconda non è cambiato nulla. E se la terza (che secondo me inizierà nel 2012-2013) non darà la grande svolta, allora diventeremo una nazione mediterranea più che quasi mitteleuropea.
L'italia non ha avuto nessuna evoluzione negli ultimi 30 anni. Proviamo a pensare ai salti che ha fatto la germania dall'89, o la spagna che è in crisi sì, ma è uscita nel 78 da una dittatura. Tra poco saremo raggiunti -per standard di vita- dalle nazioni della ex jugoslavia. E noi in tutti questi anni siamo rimasti immobili. I problemi sono gli stessi - o cambiano di poco - così come il modo di affrontarli. La gente (di qualunque ceto) è rimasta abbagliata da non si sa cosa e fatica a rimettere a fuoco. Continuiamo tutti a pensare che le cose andranno meglio, ci giochiamo l'enalotto, ci lamentiamo del potere d'acquisto sempre minore ma poi la domenica tutti a parlare di quanto schifo faccia l'inter e di quanto forte sia il milan. A livello di imprese la cultura non è ancora cambiata: il sistema rimane quello: vuoi lavorare? pochi maledetti e subito. In altri stati si è capito che fornire servizi a chi lavora migliora le sue performance. Qui nidi aziendali (giusto per fare un esempio) non ne esistono. Sostenibilità? Non ne parliamo.
Qui o si cambia o andiamo al macero.

e già....

Non per passare da disfattista ma... Quale cultura italiana?
Come nazione e popolo l'italia non esiste, esistono i popoli e le culture delle regioni e delle zone.

pike ha scritto:Non per passare da disfattista ma... Quale cultura italiana?
Come nazione e popolo l'italia non esiste, esistono i popoli e le culture delle regioni e delle zone.

Completamente d'accordo.

Io mi sento lombardo, milanese e un pochettino pure toscano dato l'origine dei miei genitori.

Non sono contro il tricolore, ma la mia impressione è, che ci si sente italiani solo in presenza dei mondiali di calcio.

Ciò non toglie che adoro i più svariati dialetti e/o accenti e le culture presenti sul suolo italico

_GM_ ha scritto:Non sono contro il tricolore, ma la mia impressione è, che ci si sente italiani solo in presenza dei mondiali di calcio.

Nel caso dell'italiano medio, se si vince e se c'è il giocatore del cuore...

Perchè altrimenti si cambia subito la giacchetta.

Non ce lo dimentichiamo...

_GM_ ha scritto:

pike ha scritto:Non per passare da disfattista ma... Quale cultura italiana?
Come nazione e popolo l'italia non esiste, esistono i popoli e le culture delle regioni e delle zone.

Completamente d'accordo.
Io mi sento lombardo, milanese e un pochettino pure toscano dato l'origine dei miei genitori.
Non sono contro il tricolore, ma la mia impressione è, che ci si sente italiani solo in presenza dei mondiali di calcio.
Ciò non toglie che adoro i più svariati dialetti e/o accenti e le culture presenti sul suolo italico

Io mi sento italiano, o meglio sono italiano, ma non ho dei "tratti" caratterizzanti...così come non li hanno nemmeno in altri paesi. Cos'ha uno svizzero? O un tedesco? Un america (che non sia uno yankee )... forse i francesi o gli inglesi possono dirsi più "ancorati" ad una cultura, ma nemmeno troppo. Lo spirito d'appartenzenza che si ha all'estero è più che altro "vanto" di un sistema paese che funziona, ecco perchè in italia non si ha ma per il resto non esistono nemmeno gli altri popoli: i tentativi che sono stati fatti, come la nazionalizzazione delle masse a fine '800, non hanno prodotto gran risultati, anzi
Altrove ci si sente austriaci?Portoghesi? bah.. In ogni caso io non ho la velleità o la necessità di sentire d'avere un sentimento nazionale, ho di più la necessità di vivere in un posto dove sto bene e dove le cose funzionano.

_GM_ ha scritto:

pike ha scritto:Non per passare da disfattista ma... Quale cultura italiana?
Come nazione e popolo l'italia non esiste, esistono i popoli e le culture delle regioni e delle zone.

Completamente d'accordo.

Io mi sento lombardo, milanese e un pochettino pure toscano dato l'origine dei miei genitori.

Non sono contro il tricolore, ma la mia impressione è, che ci si sente italiani solo in presenza dei mondiali di calcio.

Ciò non toglie che adoro i più svariati dialetti e/o accenti e le culture presenti sul suolo italico

Quoto Pike!

Io mi sento Piemonte, ma ancora prima di sentirmi piemontese mi sento della Val Di Lanzo che è la mia terra.

Anche io sento di avere delle radici culturali (più estese della mia città) ma non le limito ad un area geografica...anche perchè onestamente quali sono i valori del "veneto" ?