Giorno di ordinaria follia...
Inviato: sab mag 05, 2012 8:48 pm
Mattina iniziata con una sconfitta per 1 a 0 del Murcia sul Guadalajara, la giornata si prospetta piena di novità.
Messaggio dell'avvocato che rimanda la giornata di prove libere per pioggia e conferma il briefing nella sede Roma Nord dei Legionari.
Arrivo per le 12 in sede la scena raccapricciante che mi si presenta è la seguente:
Il presidente, decano dei Legionari Roma Nord, in abbigliamento civile che scruta l'orizzonte con piglio da nostromo navigato, ripetendo come un mantra le parole - oggi piove che tempo di cacchina, oggi piove che tempo di cacchina -.
L'avvocato del gruppo, lasciata la toga, veste in modo sportivo jeans, maglioncino e un paio di scarpe da ginnastica. Scruta il cielo anche lui e ripete a se stesso ad alta voce - se non avessi lavato la moto ieri per 10 euro, che pare nuova, non avrei problemi ad uscire -.
Più in là isolato, di seguito capiremo il perchè, il giovine del gruppo...in sella...no con le terga appoggiate alla macchinetta che ogni 15enne agogna, con la marmitta moddata per un miglior assetto aereodinamico. A differenza degli altri lui ha solo una parola - me la fai provare - seguita poi - bella...meeee....meeeee...meee - imitando le scalate e le accelerate.
Ed infine arriva l'unico che nonostante le nuvole ha avuto le palle di arrivare in moto.
Dopo una lunga discussione durata ben 4 minuti e mezzo e una consulenza tecnica con la sede di Roma Colli Albani, il tempo del giro di prova del giovinotto sulla mia moto. Il decano comincia a dire - dai che c'è vento secondo me non piove - e così decidiamo di andare, io a casa a prendere le protezioni, l'avvocato a prendere la moto così come il decano e il giovinotto.
Alle 13 eravamo sull'aurelia a fischiare alle zoccole in attesa del decano e del suo bolide.
13.30 partenza per via dei laghi e conseguente abbuffata da "Luciana e figli", nota fraschetta con vista sul lago.
Facciamo un paio di giri prima del pit-stop pranzereccio, quando ci fermiamo ci accorgiamo di non essere soli, un gruppo moto munito ci ha preceduto.
Il gruppo è attrezzato con Ducati 1098, GSX-R, MV Augusta F4 ed R6, il nostro avvocato toccato nell'orgoglio prende il telefono e dice - Adesso chiamo Niko e se li smerda un pochettino così-.
Il giovinotto, preso da raptus, non caga più nessuno, ordina per conto suo, mangia per conto suo, piscia per conto suo e dice solo - me la fai provare? - , da questo punto in poi il giovinotto sarà chiamato a vita "l'egoista".
Arriviamo al tavolo con porchetta, prosciutto, formaggio e un panino con la salsiccia e l'avvocato dice - guarda che siamo solo in quattro oggi non devono arrivare gli altri -.
Dopo l'abbuffata di rito e un caffè da rischio coliche istantanee ci rimettiamo in sella, ognuno su una moto differente, l'egoista sulla mia FZ8, l'avvocato sull'hornet del decano, il decano sulla hornet dell'avvocato e io sul ducati bidet-suppasport-pedana vibrante di jill cooper dell'egoista. Partiamo dopo 50 metri tutti a fare un cambio liquidi in una piazzola, tutti tranne l'egoista che come la foto testimonia ha già pisciato giù dal belvedere.
Ripartiamo di nuovo con un cambio moto, io sulla hornet dell'avvocato, il decano sulla mia fz8, l'avvocato sulla hornet del decano e il giovinotto sulla sua ducati bidet-suppasport senza frizione e con i freni leggermente duri.
Passeggiata gradevole accompagnato da numerosi cambi moto fino al distributore che ci avrebbe poi fatto prendere ognuno le proprie strade. Distributore che ha vissuto momenti di gioia e ilarità senza fine. Con rutti, fontanelle d'acqua umane e ominidi con la propria faccia tatuata sul braccio.
Messaggio dell'avvocato che rimanda la giornata di prove libere per pioggia e conferma il briefing nella sede Roma Nord dei Legionari.
Arrivo per le 12 in sede la scena raccapricciante che mi si presenta è la seguente:
Il presidente, decano dei Legionari Roma Nord, in abbigliamento civile che scruta l'orizzonte con piglio da nostromo navigato, ripetendo come un mantra le parole - oggi piove che tempo di cacchina, oggi piove che tempo di cacchina -.
L'avvocato del gruppo, lasciata la toga, veste in modo sportivo jeans, maglioncino e un paio di scarpe da ginnastica. Scruta il cielo anche lui e ripete a se stesso ad alta voce - se non avessi lavato la moto ieri per 10 euro, che pare nuova, non avrei problemi ad uscire -.
Più in là isolato, di seguito capiremo il perchè, il giovine del gruppo...in sella...no con le terga appoggiate alla macchinetta che ogni 15enne agogna, con la marmitta moddata per un miglior assetto aereodinamico. A differenza degli altri lui ha solo una parola - me la fai provare - seguita poi - bella...meeee....meeeee...meee - imitando le scalate e le accelerate.
Ed infine arriva l'unico che nonostante le nuvole ha avuto le palle di arrivare in moto.
Dopo una lunga discussione durata ben 4 minuti e mezzo e una consulenza tecnica con la sede di Roma Colli Albani, il tempo del giro di prova del giovinotto sulla mia moto. Il decano comincia a dire - dai che c'è vento secondo me non piove - e così decidiamo di andare, io a casa a prendere le protezioni, l'avvocato a prendere la moto così come il decano e il giovinotto.
Alle 13 eravamo sull'aurelia a fischiare alle zoccole in attesa del decano e del suo bolide.
13.30 partenza per via dei laghi e conseguente abbuffata da "Luciana e figli", nota fraschetta con vista sul lago.
Facciamo un paio di giri prima del pit-stop pranzereccio, quando ci fermiamo ci accorgiamo di non essere soli, un gruppo moto munito ci ha preceduto.
Il gruppo è attrezzato con Ducati 1098, GSX-R, MV Augusta F4 ed R6, il nostro avvocato toccato nell'orgoglio prende il telefono e dice - Adesso chiamo Niko e se li smerda un pochettino così-.
Il giovinotto, preso da raptus, non caga più nessuno, ordina per conto suo, mangia per conto suo, piscia per conto suo e dice solo - me la fai provare? - , da questo punto in poi il giovinotto sarà chiamato a vita "l'egoista".
Arriviamo al tavolo con porchetta, prosciutto, formaggio e un panino con la salsiccia e l'avvocato dice - guarda che siamo solo in quattro oggi non devono arrivare gli altri -.
Dopo l'abbuffata di rito e un caffè da rischio coliche istantanee ci rimettiamo in sella, ognuno su una moto differente, l'egoista sulla mia FZ8, l'avvocato sull'hornet del decano, il decano sulla hornet dell'avvocato e io sul ducati bidet-suppasport-pedana vibrante di jill cooper dell'egoista. Partiamo dopo 50 metri tutti a fare un cambio liquidi in una piazzola, tutti tranne l'egoista che come la foto testimonia ha già pisciato giù dal belvedere.
Ripartiamo di nuovo con un cambio moto, io sulla hornet dell'avvocato, il decano sulla mia fz8, l'avvocato sulla hornet del decano e il giovinotto sulla sua ducati bidet-suppasport senza frizione e con i freni leggermente duri.
Passeggiata gradevole accompagnato da numerosi cambi moto fino al distributore che ci avrebbe poi fatto prendere ognuno le proprie strade. Distributore che ha vissuto momenti di gioia e ilarità senza fine. Con rutti, fontanelle d'acqua umane e ominidi con la propria faccia tatuata sul braccio.