Disclamer: è un pippone lungo e noioso, oltre che OT. Sicchè fatevi i vostri cacchio di conti.
Un po' di URL, per avere dati sottomano.
La prima è la solita serie delle "vere" versioni di Windows (e non dei nomi commerciali)
http://www.gaijin.at/en/lstwinver.php
La seconda invece è la cronistoria delle release di Mac OS X
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_ ... _Macintosh
La terza è una "veloce" carrellata su App Store di Apple.
http://en.wikipedia.org/wiki/App_Store_ ... 29#History
che in inglese, tra le varie cose, ricorda che Apple trattiene il 30% di quanto voi pagate una App.
La prima cosa che vi vorrei raccontare è che... nessun sistema operativo è gratis.
Manco Linux.
Diverse versioni di Linux, infatti, sono soggette al pagamento di diverse cose: o un canone di manutenzione, o una licenza d'uso. Red Hat Enterprise Linux, tanto per citare una delle più famose ma non solo quella (il primo che mi cita la sua distro del cuore che scarica gratis da dove vuole, gli ricordo che la GPL non parla di soldi, ma di obbligo di ripubblicare i sorgenti della roba che si prende da GPL... è un discorso lungo e noioso, ma alla fine avete torto lo stesso, solo che è troppo lungo e noioso spiegarvi per intero il perchè
nessun sistema operativo è realmente gratis).
Nel non farlo gratis, le strategie per fare fatturato sono diverse.
Google incassa per ogni device Android venduto, Microsoft per ogni device con sopra Windows (Phone, RT o per PC), Apple incassa integralmente la cifra, quindi a meno di upgrade di Mac OS X manco vedete quanto pagate per il software o l'hardware, esattamente come quei PC di marca che sullo scontrino riportano solo il computer... ma per il quale anche pagate la licenza d'uso di Windows.
Per anni Apple ha venduto le "Major release" del proprio OS per cifre variabili tra i 100 e i 170 euro (questa seconda cifra era per il "family pack, 5 mac). Il primo Mac OS X "Medialess" è stato fatto pagare 30 euro. Poi... zero.
Ma contemporaneamente è nato anche il
Mac App Store... cioè quello che per iOS è l'unico modo per installare software: passare per un negozio gestito da Apple e per il quale Apple chiede per ogni software installato (e per gli acquisti in-app) il 30% di quanto voi versate, a compensazione dei server, della banda, delle provvigioni commerciali, varie ed eventuali.
Appena nato il Mac App Store era un "accessorio", utile e pratico, una opzione. Non passerà troppo tempo, se anche Microsoft implementerà lo stesso meccanismo, per cui... non si potrà installare altro software che non sia passato, bollato e consentito dal proprio "negozio" del fornitore di software.
Sicchè... che cosa succede?
Succede che prima i produttori di sistemi operativi incassavano "solo" in 3 casi:
-Upgrade di OS
-Cambio di computer
-Nuovo computer
Ora incassano (potenzialmente) per ogni singolo accessorio, plugin, estensione o ... credito in gioco che voi fate tramite la loro piattaforma. Circa come l'irpef... ma per ogni acquisto software che fate. Ora... ci credo: che non comprate nulla, che usate solo software pirata o a libera distribuzione senza costi di licenza ma... se domani (5 anni) sarà impossibile installare altro software senza passare da chi ti fa il sistema operativo, salvo pronunce di antitrust pagherete pure quello. E la pirateria potenzialmente sparirà.
Se pensate che stia delirando, forse avete ragione. Ma considerate quanto sta accadendo sui vari Xbox Live Gold e Playstation Network: se vi beccano online con il gioco pirata, a usare trucchi o con la console modificata
avete finito di essere connessi. Aggiungendo poi che i BD-R quasi non hanno avuto successo e nonostante la lentezza molti giochi si comprano solo su Internet... La pirateria sulle console è stata sterminata. Ora si procederà con i PC.
Cosa succederà con Windows? Circa la stessa cosa che con Mac OSX. Non lo si pagherà tramite l'acquisto/aggiornamento, ma magari pagheremo tramite il 30% dei nostri acquisti le successive release. Con l'aggiunta che le aziende comunque hanno altre "gabelle" software da pagare (le CAL, tra le altre cose, ma non solo). Si passerà al modello SAAS, cioè
software as a service.
Tu non compri il diritto perpetuo ad usare quella versione (licenza d'uso). Tu
noleggi il software per ogni anno che lo usi, magari pagando un piccolo extra quando si fanno aggiornamenti. Circamenoquasi come per qualche decenno sui Mainframe e su OS/400 (non è un refuso, è scritto correttamente) una azienda di Armonk ha fatto. Ogni anno
ricompravi il sistema operativo.
E le frotte di denaro ogni mese arrivano negli USA. Ma passando prima per i paradisi fiscali, che non sia mai che qualche corporation voglia perdere i propri super-profitti oltre ai "meri" costi di sviluppo. Aggiungendo anche che... pagati gli sviluppatori, un po' di costi fissi, qualche ammortamento di progetto, il personale e le strutture dell'assistenza (che tendono ad essere più o meno costanti, in base a certi volumi) ed il vario marketing e promozione... è tutto profitto. I costi industriali per ogni "extra pezzo" in più sono energia e banda. Che viene comprata al mega-ingrosso.
E se pensate che Microsoft e Apple e Google fanno "li soldi" è vero.
Ma sappiate che Oracle, IBM, SAP (europea)e tante altre realtà nel mondo dei gestionali, con molti meno clienti fanno delle carrettate di soldi in più, per ogni singolo cliente.
Vojodì... Ci sarà un accidenti di motivo per cui "stranamente" c'è sempre un "Team Oracle" in America's Cup/Luis Vuitton Cup. E mica costa poco farlo!